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Il documento di Radio Alice per la " commissione comunicazioni di massa" al convegno

per la commissione sulle comunicazioni di massa
 
 
 
1) Al convegno di Bologna verrà allestita una sezione di discussione sui problemi dell'informazione, della comunicazione e della scrittura. La commissione che curerà l'organizzazione di questa sezione non si è ancora riunita formalmente, anche se i compagni che di fatto la compongono hanno discusso a lungo tra di loro.
 
2) Con questo intervento apriamo la discussione con l'intenzione di accentrare l'attenzione su tutte le implicazioni di questo discorso intorno a questi problemi e sul significato politico dell'informazione. In questo campo nevralgico della lotta di classe il rosso vince sull'esperto perché è capace di trasformare.
 
3) Il convegno è una occasione eccezionale di confronto teorico e pratico per tutti i compagni delle radio, dei fogli locali e per i compagni stranieri; può essere anche l'occasione per impostare sul piano operativo un salto nel modo di fare informazione nel movimento e per il movimento.
Comunicazioni più precise sull'organizzazione pratica di questa sezione verranno fornite in tempo utile prima dell'inizio del convegno di Bologna.
Produzione e riproduzione del capitale, fabbrica e società: l'informazione contro la vita, per la valorizzazione del capitale, per la riproduzione conservazione della forza lavoro.
La vita ridotta a forza lavoro; consumo di forza lavo ro nel processo produttivo, produzione di forza lavoro nella società. Due campi, dunque. Lo stesso Signore: il capitale.
L'informazione produce, crea il tempo omologo al capitale. Informatica: scienza, funzione della produzione, programma controllo. Si parte da un punto:
il processo produttivo, oggettività dell'universo della produzione, le macchine, il tempo, l'uomo nella macchina, si configura una società necessaria, oggettiva. Lì c'è l'informatica: nella produzione e nella società per la produzione. D. M. D. I calcolatori: la fabbrica e il ministero degli interni. Bit, bit...
Non basta.
La notizia: l'alea, il caos universale del reale costretto, brutalmente, sulla superficie bidimensionale della carta, negli impulsi elettrici che riproducono la voce e l'immagine: simbolico e immaginario, sovrapposti intrecciati, nel grande spettacolo celebrazione dell'esistenza. Funzione del consenso. Il grande silenzio delle comunicazioni di massa.
Il reale al capitale, l'immaginario alle masse e il simbolico piegato agli interessi di dominio (consenso) nella macchina che produce il grande spettacolo.
Chi controlla il reale ha il potere, ma chi ha il potere produce il reale.
Una lacerazione: marzo Radio Alice. Non è una celebrazione: sul corpo del potere è rimasta una leggera cicatrice. A noi un briciolo di coscienza:
I'informazione è potere, non registra, produce reale.
L'informazione circola nel capitale, le multinazionali, le cancellerie di stato, le polizie: comunicazione nel capitale. Fuori del capitale, nella società il silenzio delle comunicazioni di massa, i riti politici, non la politica, non le decisioni, ma l'ideologia.
Il programma del capitale: comunicazione al proprio interno, neutralizzazione della comunicazione al proprio esterno comprimere i rapporti comunicativi. La tattica: stornare i rapporti comunicativi dai loro oggetti, il desiderio, il potere, la verità. Foucault insegna qualcosa. La comunicazione è sovversiva: il potere lo sa Catalanotti, è politico.
Il nostro programma: la sovversione, il suo mezzo: la comunicazione, il suo contenuto: l'informazione.
1975 76: le radio, in Italia. Marzo 1977: Radio Alice, una rivelazione. Finito. Abbiamo appena cominciato.
Continuiamo: « più avanti. Come nomadi, in apparenza. In verità spinti dall'inquietudine di trovare un luogo degno di viverci e di morirci ». (R. Musil).
Continuiamo, spinti dall'inquietudine, come nomadi.
Non può essere altrimenti.
Una agenzia di stampa? Pensiamoci, subito!
 
Agenzia di stampa non rende conto dell'idea, non chiarisce il progetto.
Il linguaggio è contaminato, invischiato col potere, dire Agenzia di Stampa o più propriamente, forse, Agenzia di Informazione è subito implicare l'universo giuridico, il luogo della Legge (la Scrittura) quel luogo in cui la società si rappresenta in Forma che contiene il reale, lo fissa, lo plasma, lo esclude quando è fastidioso, lo sopprime quando è incontenibile. In quell'universo c'è uno spazio per queste due parole: Agenzia d'Informazione: E' spazio illusorio e reale. Illusorio come spazio di regolamentazione del progetto: problema della professionalità, di individuazione limitazione dei soggetti della iniziativa (società giuridica ecc.):
tutto questo è un problema di movimento, contenuto politico del progetto. Non è il diritto a decidere lo statuto di chi è nell'agenzia, di chi trasmette le informazioni e di chi le riceve, a decidere criteri di obiettività e di verità, è il progetto politico del movimento.
Questo e chiaro.
Tuttavia il luogo del diritto è luogo reale:
là si rappresentano dei rapporti di forza, nelle aule silenziose della giustizia la politica è sovrana, il diritto sanzione formale dei rapporti di forza, semplice copertura delle difficoltà e delle contraddizioni del potere.
Dunque, agenzia di informazione nel movimento e per il movimento.
Agenzia nazionale e internazionale.
Con una metafora figurativa: il nodo di una raggiera, i cui raggi alle estremità si curvano e si intrecciano l'un l'altro. Con un'altra metafora, politica questa volta: lo strumento per il bollettino di guerra della transizione, lo strumento per la diffusione di un sapere (informazioni) del capitale che vive separato dal movimento nelle riviste dei padroni, nelle veline delle multinazionali, nel controllo dei mercati nel monopolio delle materie prime, nelle scelte dei Rockefeller e degli Agnelli (Carter esecutore), e soprattutto, o anche, nei mille episodi di resistenza della forza lavoro a piegarsi come capitale nel processo di valorizzazione.
Un progetto ambizioso, appena accennato.
Protagonista il movimento tutto nella fase della transizione.
L'informazione come valore d'uso nel processo di liberazione.
L'informazione come moltiplicatore delle pratiche sovversive, l'informazione come produzione di rapporti di comunicazione tra settori di classe (ancora la classe, ma senza enfasi, né certezze) che resistono dissentono, si oppongono, trasgrediscono alle norme di dominio che la costituzione formale santifica e che la costituzione materiale (sistema dei partiti uscito dalla resistenza) rende esecutive. Contro la repressione in questo senso.
Scrivere e comunicare: questo è il programma. Scrittura come testo minore della sovversione, come incisione nella realtà delle pratiche trasformative, come emersione dalla clandestinità di queste pratiche molecolari: comunicazione, appunto.
Comunicazione cioè organizzazione.
 
 
Radio Alice

Altre radio parlano di Alice

 

Italia

9 Febbraio 2016

Radio Città del Capo, Bologna

www.radiocittadelcapo.it 

Radio Fujiko, Bologna

www.radiocittafujiko.it

In occasione del quarantennale della prima trasmissione ufficale, Città del Capo e Fujiko ricostruiscono il primo nastro di Radio Alice.

http://storage.arkiwi.org/RCF/SpecialeRadioAlice.ogg

 

9 Febbraio 2016

Radio Onda d'Urto, Brescia

http://www.radiondadurto.org/

Anche Onda d'Urto ricorda la nascita di Radio Alice con un'intervista a Valerio Minnella.

http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2016/02/Valerio-Minnella-40-anni-radio-alice.mp3

 

Germania

23 Novembre 2016

Radio Corax - radio comunitaria di Halle
www.radiocorax.de 

"... Last summer I've been in bologna with some friends for a week and when we was there, we asked around to get contact to some people who can tell us something about the history of Radio Alice ... .... In such an interview we would like to talk about the context of the founding of Radio Alice, it's role inside the 70's movement in Italia, the way Radio Alice did work, the theoretical influences on Radio Alice, the repression against Radio Alice, what happened after Alice was closed in 1977 ... "

http://radiorevolten.net/ueber-die-legende-unter-den-freien-radios-radio-alice/

(Intervista a Valerio Minnella)

 

Argentina

8 dicembre 2016
FM La Tribu, Buenos Aires     
"Buon pomeriggio !!
Abbiamo contattato perché da FM La Tribu, radio comunitaria Buenos Aires hanno eseguito un audio per il 40 ° anniversario di Radio Alice, esperienza faro per noi.
 Le produzione dei programma Sonidos Clandestinos abbiamo dedicato produzione del suono a 40 anni, si avvicina dal patrimonio politico, comunicativo e artistico di Radio Alice.
 Inviamo il pezzo e la speranza di godere come abbiamo fatto nosotrxs per farlo
 Ciao da tutto il team di clandestini Suoni e FM La Tribu."

 

Francia

1 febbraio 2017

Radio France - France Culture

www.franceculture.fr

Chers Tous, "Skank Bloc Bologna" sera diffusé le mercredi 1er février à 23h00 sur les ondes de France Culture et disponible en podcast (
https://www.franceculture.fr/emissions/creation-air/skank-bloc-bologna?xtmc=Skank%20Bloc%20Bologna&xtnp=1&xtcr=1 ).
Son thème : Bologne en 1977. L'émergence du mouvement autonome, des radios libres mais aussi de la scène punk et queer en Italie. "Nous étions une bande de pédés, de lesbiennes et de putes." Avec Helena Velena, Valerio Minella, Virginia Rossini et Lapo Boschi.
Traduction : Simonetta Geeggio. "Création On Air, un espace d'expérimentations sonores.
Un immense merci à tous. Guillaume.

 

 

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