1977 l'anno in cui il futuro incominciò
La vera novità, a mio parere, la vera utilità non andata negletta nonostante tutto, fu la libertà 'confusa' ed esaltante della comunicazione alternativa fu il linguaggio, morbido e violentissimo, lacerante ed esaltante nei sentimenti e nelle idee, di quella comunicazione. Senza mediazioni, occultamenti, travisamenti tradizionali della verità, l'informazione, direi la comunicazione costante e quasi sillabata di cui in quei giorni Radio Alice fu protagonista, si presentò in diretta nuda e cruda, col fascino tormentato e verginale della giovinezza. Riuscì non dico a conquistare ma ad attirare anche il pubblico di altre parti politiche, sostituendosi alla latitanza, in ogni senso, delle comunicazioni ufficiali. Incerte, sorprese e in qualche modo impaurite.
Proprio per tutto questo (lo ripeto, e a mio parere) che rappresenta comunque una vittoria dentro a una sconfitta, quei giorni di marzo non si possono davvero accantonare. Nelle memorie private e nella memoria in generale. Anzi, con un po' di prepotenza necessaria, si fanno col passare degli anni sempre più un utile indispensabile luogo di riferimento e di riflessione".
Roberto Roversi
I due curatori:
Franco Berardi (Bifo), si occupa del rapporto fra movimenti sociali e comunicazione creativa. Negli anni settanta fonda la rivista "A/Traverso" e partecipa alla redazione di Radio Alice.
Veronica Bridi, Segue i progetti culturali dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna e di Manifesta.
Editore: Fandango Srl
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