Informazioni false producono eventi veri
Radio Alice trasmetteva dal febbraio del 1976, ed era l'emittente del movimento. Funzionava come momento di autoriconoscimento e di aggregazione per il proletariato giovanile, e aveva reso possibile delle nuove forme di socializzazione nell'ordine duplice del linguaggio e dell'informazione, aveva rotto l'unanimità istituzionale sul piano della comunicazione.
Ma occorreva andare oltre. L'aggregazione e l'autoriconoscimento non bastavano più. Era ora di andare all'assalto.
"Le informazioni false producono eventi veri
La controinformazione ha denunciato il falso che il potere produce, dovunque lo specchio del linguaggio del potere riflette la realtà in maniera deformata. La rcontroinformazione ristabilisce il vero, ma in maniera puramente riflessiva. Come fa uno specchio.
Radio Alice è il linguaggio al di là dello specchio. Ha costruito uno spazio nel quale il soggetto si riconosce non più come in uno specchio, come una verità ristabilita, come una riproduzione immobile, ma come la pratica di un'esistenza in trasformazione. E il linguaggio è uno dei livelli della trasformazione della vita.
Non basta denunciare le menzogne del potere, occorre denunciare e rompere anche la verità del potere. Quando il potere dice la verità e pretende che sia naturale, noi dobbiamo denunciare quel che vi è di disumano e di assurdo in questo ordine.della realtà che l'ordine del discorso riproduce e riflette, e consolida. Svelare il carattere delirante del potere.
Fingiamo di essere al posto del potere, parliamo con la sua voce, emettiamo segnali come se fossimo il potere, con il suo tono di voce. Ma sono dei segnali falsi. Produciamo informazioni false che svelino quel che il potere nasconde, informazioni capaci di produrre la rivolta contro la forza del discorso del potere.
Riproduciamo il gioco magico della verità falsificatrice per dire con il linguaggio dei mass media quel che essi vogliono scongiurare. Basta uno scarto minimo perché il potere sveli il suo delirio. I dirigenti della Confindustria dicono tutti i giorni che gli operai assenteisti debbono essere fucilati. Ma questa verità del potere si nasconde dietro un piccolo schermo linguistico. Rompiamo questo schermo, facciamo dire ai padroni quello che essi pensano realmente.
La forza del potere sta nel fatto che esso parla con il potere della forza. Noi possiamo far dire alla Prefettura (falsificando i suoi manifesti con tutti i timbri necessari) che è giusto prendere gratuitamente nei negozi ciò di cui abbiamo bisogno.
Sappiamo bene che la realtà trasforma il linguaggio. Il linguaggio può trasformare la realtà."
(A/traverso dicembre 1976)
Dalla fine dell'estate del '76 vengono messe in scena delle formidabili falsificazioni.
Il centro di diffusione di notizie arbitrarie di Roma annuncia che il sindaco di Roma, Carlo Giulio Argan ha incontrato il Papa, Paolo VI per deificare insieme il compromesso storico. In diverse città si stampano locandine false dei giornali locali. A Bologna una mattina il Resto del Carlino appare con i titoli seguenti:
"4000 operai sono stati assassinati sul lavoro nel 1976"
"Il costo della carne aumenta mangiamo Agnelli con la polenta"
"Inchiesta: il 90% degli abitanti di Bologna si pulisce il culo con Il Resto del Carlino"
In gennaio una cellula maodadaista distribuisce un voltantino durante una manifestazione organizzata dal PCI e dal Partito Repubblicano con la presenza di Amendola e Ugo La Malfa, due politici noti per il loro accanimento nel perseguire una politica di cont3enimento dei salari operai. Il volantino, firmato dalla confindustria, esprime l'entusiasmo per la linea del PCI, in tutto e per tutto utile agli interessi dei padroni. I burocrati presenti in sala leggono il volantino con idiota soddisfazione. Migliaia di operai, a cui il volantino è distribuito il giorno seguente, lo leggono al contrario attraverso le lenti dell'ironia, come espressione della loro stessa rabbia e del loro stesso odio per lo sfruttamento.
A Roma, in febbraio, il movimento degli indiani metropolitani eleva l'ironia e la simulazione al livello del comportamento di massa. Quando migliaia di giovani proletari si impadroniscono del sistematico doppio gioco linguistico e gestuale tutto diventa incomprensibile per la società della riproduzione e per il linguaggio dello specchio.